A circa 150km da Milano, troviamo Torino prima capitale, dell’allora neonato Regno d’Italia,
distesa ai piedi delle Alpi è una città deliziosa, poco conosciuta e ricca di
proposte interessanti per famiglie. Per raggiungerla vi consiglio il treno, con Freccia Rossa o Italo
in meno di un’ora e mezzo siete a Porta Nuova, stazione proprio nel centro della città, con una
breve camminata sotto i bei portici sarete al museo. Se prenotate con un po’ di anticipo potete
trovare offerte molto vantaggiose e farete provare ai più piccoli il brivido della velocità;in
macchina ci si impiega circa 2 ore a secondo del traffico, parcheggiare a Torino è una vera
impresa e per di più molto molto caro.
Tra le varie opportunità, che la città offre, vi segnalo la visita al Museo Egizio, il secondo al
mondo dopo quello del Cairo per numero di reperti e manufatti presenti. Noi abbiamo approfittato
dell’apertura estiva serale, fino al 2019 da giugno a metà settembre il museo rimaneva aperto
dalle 18,30 alle 22,30 tutti i venerdì. Siamo arrivati in un caldo tramonto di inizio settembre
davanti ad un bel palazzo antico, solo le due statue dalle fattezze umane ed animali iniziano ad
introdurci nel misterioso mondo degli antichi egizi, nei 4 piani con circa 2,5 km di percorso
lineare a nostra disposizione e completamente rinnovato nel 2015.
Si parte dal piano interrato, dove c’è la biglietteria, la caffetteria, il bookshop ed altri servizi per i
visitatori. Il percorso si snoda come dentro ad una piramide partendo dalla biglietteria per salire al
secondo piano, al terzo (dedicato alle mostre temporanee),al primo ed infine si scende per
concludere al piano terra con il punto forte del museo: il bellissimo statuario progettato dal
Premio Oscar Dante Ferretti (ma niente anticipazioni).
Sala dopo sala, piano dopo piano, abbiamo avuto modo di conoscere ed ammirare una civiltà che,
nonostante lo scorrere del tempo, conserva ancora oggi la sua grandezza. Siamo rimasti
impressionati dal Papiro di Iuefankh (il libro dei morti), che con i suoi 1847 cm di lunghezza è il
papiro più lungo conservato al Museo Egizio. Tra i reperti che più di tutti affascineranno i
bambini, ci sono sicuramente – oltre alle statue del statuario – le mummie umane (ventiquattro
quelle esposte) e animali (diciassette), poi stele meravigliosamente incise, statue ben conservate
ed enormi sarcofagi, i piccoli e grandi oggetti a corredo della sepoltura e persino una piramide in
miniatura.
Due parole per la sala a piano terra, una chiusura col botto, una stanza completamente buia, tutta
specchi e lucine (una sorta di cielo stellato che ti avvolge), dove si viene accolti dalle gigantesche
statue di faraoni e divinità, che ti osservano lungo tutto il percorso. Viene chiamata anche Galleria
dei Re , tra le statue si erge imponente quella di Sethi II il cui peso è di 5 tonnellate.
Oltre alla collezione di reperti a disposizione dei visitatori (anche dei più piccoli) si trovano lungo
il percorso diversi supporti multimediali, come ricostruzioni e video 3D, inoltre ci sono in
programma tantissime attività per intrattenere i bambini ed anche laboratori, organizzati
periodicamente per intrattenere i più piccoli spiegando i misteri e le curiosità della cultura egizia,
dai geroglifici alle abitudini di questa straordinaria popolazione dell’antichità.
A mio avviso, il fascino della cultura egizia per i più piccoli è pari solo a quello suscitato dai
dinosauri: poche altre volte ci succederà di notare così tanta voglia di imparare nei nostri bambini.
Non è difficile crederlo: le spaventose mummie che riposano nei sarcofagi hanno un effetto
“wow” garantito su ogni bambino.
distesa ai piedi delle Alpi è una città deliziosa, poco conosciuta e ricca di
proposte interessanti per famiglie. Per raggiungerla vi consiglio il treno, con Freccia Rossa o Italo
in meno di un’ora e mezzo siete a Porta Nuova, stazione proprio nel centro della città, con una
breve camminata sotto i bei portici sarete al museo. Se prenotate con un po’ di anticipo potete
trovare offerte molto vantaggiose e farete provare ai più piccoli il brivido della velocità;in
macchina ci si impiega circa 2 ore a secondo del traffico, parcheggiare a Torino è una vera
impresa e per di più molto molto caro.
Tra le varie opportunità, che la città offre, vi segnalo la visita al Museo Egizio, il secondo al
mondo dopo quello del Cairo per numero di reperti e manufatti presenti. Noi abbiamo approfittato
dell’apertura estiva serale, fino al 2019 da giugno a metà settembre il museo rimaneva aperto
dalle 18,30 alle 22,30 tutti i venerdì. Siamo arrivati in un caldo tramonto di inizio settembre
davanti ad un bel palazzo antico, solo le due statue dalle fattezze umane ed animali iniziano ad
introdurci nel misterioso mondo degli antichi egizi, nei 4 piani con circa 2,5 km di percorso
lineare a nostra disposizione e completamente rinnovato nel 2015.
Si parte dal piano interrato, dove c’è la biglietteria, la caffetteria, il bookshop ed altri servizi per i
visitatori. Il percorso si snoda come dentro ad una piramide partendo dalla biglietteria per salire al
secondo piano, al terzo (dedicato alle mostre temporanee),al primo ed infine si scende per
concludere al piano terra con il punto forte del museo: il bellissimo statuario progettato dal
Premio Oscar Dante Ferretti (ma niente anticipazioni).
Sala dopo sala, piano dopo piano, abbiamo avuto modo di conoscere ed ammirare una civiltà che,
nonostante lo scorrere del tempo, conserva ancora oggi la sua grandezza. Siamo rimasti
impressionati dal Papiro di Iuefankh (il libro dei morti), che con i suoi 1847 cm di lunghezza è il
papiro più lungo conservato al Museo Egizio. Tra i reperti che più di tutti affascineranno i
bambini, ci sono sicuramente – oltre alle statue del statuario – le mummie umane (ventiquattro
quelle esposte) e animali (diciassette), poi stele meravigliosamente incise, statue ben conservate
ed enormi sarcofagi, i piccoli e grandi oggetti a corredo della sepoltura e persino una piramide in
miniatura.
Due parole per la sala a piano terra, una chiusura col botto, una stanza completamente buia, tutta
specchi e lucine (una sorta di cielo stellato che ti avvolge), dove si viene accolti dalle gigantesche
statue di faraoni e divinità, che ti osservano lungo tutto il percorso. Viene chiamata anche Galleria
dei Re , tra le statue si erge imponente quella di Sethi II il cui peso è di 5 tonnellate.
Oltre alla collezione di reperti a disposizione dei visitatori (anche dei più piccoli) si trovano lungo
il percorso diversi supporti multimediali, come ricostruzioni e video 3D, inoltre ci sono in
programma tantissime attività per intrattenere i bambini ed anche laboratori, organizzati
periodicamente per intrattenere i più piccoli spiegando i misteri e le curiosità della cultura egizia,
dai geroglifici alle abitudini di questa straordinaria popolazione dell’antichità.
A mio avviso, il fascino della cultura egizia per i più piccoli è pari solo a quello suscitato dai
dinosauri: poche altre volte ci succederà di notare così tanta voglia di imparare nei nostri bambini.
Non è difficile crederlo: le spaventose mummie che riposano nei sarcofagi hanno un effetto
“wow” garantito su ogni bambino.